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Holy David racconta l’HyperArt, l’arte contemporanea del futuro

HyperArt è un modo esagerato, eclettico e autoreferenziale di fare arte che fa uso di immagini e linguaggi che vengono fuori da Google, dai Reels di Instagram, dalle schede prodotto di Amazono e da TikTok.
lunedì 2 agosto 2021

ITALIA, 2 agosto 2021 - L’arte contemporanea del futuro è l’HypeArt. HyperArt è un modo esagerato, eclettico e autoreferenziale di fare arte che fa uso di immagini e linguaggi che vengono fuori da Google, dai Reels di Instagram, dalle schede prodotto di Amazono e da TikTok. Le opere HyperArt sono mappe che si perdono, indicano una via che ne indica mille. Non sono chiavi ma tante serrature di altrettante porte.

“L’HyperArt è come una mappa di hyperlink. Ci sono tutte le suggestioni che si aprono come frammenti davanti agli occhi. Sembrano sconnessi, non lo sono. Sembrano casuali, forse lo sono. Ci sono parole, cifre, immagini e codici. È come un mare online che viene cristallizzato in un singolo momento, dinamico e vivo.”

Lo stile HyperArt è libero e queer, è cacofonico e luminoso. È bello e brutto, è tutto e niente, è massimo e minimo, è sacro e profano.

È cute ma aggressivo, artificiale fino a essere naturale. È una distonia di tardo capitalismo così bella da diventare utopia.

Nell’HyperArt, l’artista si fonde con i computer e il capitalismo, gli entra sotto la pelle e lo vive. Come una linea di codice, nell’HyperArt l’artista canta il software e diventa software.

L’HyperArtist entra in simbiosi con la tecnologia e il digitale e ne diventa portavoce intimo.

Io parlo con computer e di computer. Parlo di software, codice e algoritmi. Trovo dentro i feed dei socials, i codici sorgente e i linguaggi di sviluppo la stessa magia e paesi che trovavano i paesaggisti del 700 nelle praterie inglesi o gli Impressionisti che dipingevano il Caffè de le Folie Bergeres”

Per questo, nelle opere HyperArt si apre un mondo di elementi che dicono tutto, rappresentano tutto e si combinano tra loro, si frammentano in linee di codice e diventano equazioni che non hanno soluzione se non sé stessi.

A proposito di Holy David

Holy David è l’artista contemporaneo italiano che introdurrà l’HyperArt al mondo nel 2022. Ha costruito Simulacrum, la nuova frontiera dell’online viewing e introdotto un modo di vivere l’arte dove la privacy e l’ambiente sono costantemente rispettati ed elevati.Holy David non si è mai presentato al pubblico e la sua identità è nascosta, gelosamente custodita e mai condivisa. Nato nel 1996, Holy David fa arte da quando ha 15 anni e respira tecnologia dai 18. A 24 anni ha una rivelazione e intuisce che l’arte del futuro è l’arte dove essere umano e tecnologia si potenziano a vicenda, invece che competere sterilmente.

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